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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Lungometraggi



L'innocente Casimiro
Italia, 1945, 35mm, 83', B/N

Altri titoli: The Innocent Casimiro

Regia
Carlo Campogalliani

Soggetto
dalla commedia musicale Scandalo al collegio di Mario Amendola

Sceneggiatura
Mario Amendola, Carlo Campogalliani, Vincenzo Rovi

Fotografia
Ubaldo Arata

Musica originale
Eldo Di Lazzaro

Montaggio
Eraldo Da Roma

Scenografia
Gastone Medin

Arredamento
Gino Brosio

Costumi
Ines De Fornari

Interpreti
Erminio Macario (Casimiro Pelagatti), Enzo Biliotti (il dottor Raglia), Olinto Cristina (il preside), Baby Donall (Paola), Ada Dondini (zia Tecla), Adriana Facchetti (la signorina Pannelli), Lauro Gazzolo (Pietro), Loris Gizzi (Gustavo Corra), Lea Padovani (Marcella), Adriana Serra (Silvia), Vinicio Sofia (il professore Polpettone), Paola Veneroni (Emilia), Amina Pirani Maggi (madre di Casimiro), Alberto Sordi, Letizia Quaranta

Direttore di produzione
stripslashes(Valentino Brosio)

Produzione
A.R.S. Società Produzione Cinematografica

Distribuzione
Lux Film

Note

Nulla Osta n. 63 del 19.07.45; 2.257 metri.

Canzoni: Lazzaro e Pasquale Frustaci; direttore d’orchestra: Abel. Doppiatori: Carlo Romano (Loris Gizzi), Lidia Simoneschi (Lea Padovani).





Sinossi
Una giovane collegiale finge di star male per poter fare una breve vacanza. Ma il malore viene male interpretato dal direttore del collegio, che si convince che la ragazza sia stata sedotta da uno dei professori. Per evitare lo scandalo la invia a casa facendola accompagnare dal presunto seduttore e da una lettera esplicativa. Il professore, che è un timido ed ignaro, si presta al giuoco della ragazza che lo presenta ai propri genitori come il suo precettore. La vicenda si chiude con il matrimonio del professorino con la scaltra collegiale, nel frattempo innamoratisi uno dell'altra.




Nonostante un tocco di malizia in più rispetto ai film precedenti dell’attore, L’innocente Casimiro è uno dei film meno riusciti di Macario, che in quell'anno era impegnato a rilanciare la rivista portando in scena spettacoli come Febbre azzurra e Moulin Rouge. Dopo questo film, visto che il successo cinematografico sembrava diminuire, Macario sospese per un paio di stagioni la carriera cinematografica.

«Il film non rivela certo atteggiamenti nuovi nel beniamino di tante platee. Macario ha ormai una propria cifra cristallizzata, con una certa percentuale di effetti sicuri: piroette, balbuzie, mossette, raramente col sapore dell'imprevisto, riescono ancora, tuttavia, ad essere qualche volta felici» (Est., G.L.”, 13.10.1945).

 

«Quando nel 1945, a guerra appena finita, Macario gira a Torino L'innocente Casimiro per la regia del veterano Carlo Campogalliani, l'attore torinese non sembra tanto convinto di tornare dietro la macchina da presa. Non tanto per la sceneggiatura, che è tratta da un successo teatrale scritto da Mario Amendola, Scandalo al collegio. Quanto  piuttosto.perché nello stesso anno Macario stesso mette in scena a teatro ben due riviste, Febbre azzurra e Moulin rouge, che hanno un successo eccezionale e che fanno venire all'attore torinese molti dubbi sull'opportunità di continuare a occuparsi di cinema visto il successo a teatro. Il film vanta un cast tecnico di prim'ordine (alla fotografia c'è Ubaldo Arata, le scenografie sono di Gastone Medin) e anche gli attori sono destinati a una certa fama: primo tra tutti, ovviamente, Alberto Sordi che ha un piccolo ruolo […]. La storia vede il povero Macario, professore in un collegio, sospettato di chi sa quali impicci con una bella allieva. Tutto naturalmente si chiarirà. Ma la trama sembra tanto quella di Ore nove lezione di chimica, il film che cinque anni prima aveva portato al successo Alida Valli. E forse proprio per questo il pubblico non lo andò a vedere: molte cose dopo la guerra erano cambiate, i film comici slegati dall'attualità parevano fuori luogo. Tant'è vero che per due anni Macario non interpreterà film» (S. Della Casa, “La Stampa-TorinoSette”, 8.10.2010).



Scheda a cura di
Matteo Pollone

Persone / Istituzioni
Carlo Campogalliani
Ubaldo Arata
Eraldo Da Roma
Erminio Macario
Enzo Biliotti
Lauro Gazzolo
Lea Padovani
Alberto Sordi
Letizia Quaranta
Gastone Medin
Valentino Brosio
Gino Brosio


"quaranta"
Letizia Quaranta
Lydia Quaranta
La beffa di Satana
Cabiria
Clio e Filete
Le due orfanelle di Torino
La fabbrica dell’imprevisto
Fiori d’amore... Fiori di morte
Florette e Patapon
L'innocente Casimiro
Ma l’amor mio non muore!
La memoria dell’altro
Musica proibita
L'orfana del ghetto
Padre
Treno di piacere
Voglio tradire mio marito!
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