1.1. Anno di costituzione. 1914.
1.3 Soci. Enrico Vidali.
1.4.1 Sede amministrativa. Via XX Settembre 34, Genova; via Massena 84.
1.4.2 Sede operativa. Via Balangero 336.
1.5 Anno di chiusura.
2.1.2 Personale artistico. Regia: Enrico Vidali.
Soggetti: Italia Cabella Piaggio, Egisto Roggero.
2.1.3 Personale tecnico. Fotografia: Anchise Brizzi, Giuseppe Castruccio.
2.2.1 Produzione a soggetto. 7 film.
3.1 Vicende storiche. Giovanni Enrico Vidali, attore e regista, fonda nel 1914 una casa editrice col suo nome, la Vidali Film, con sedi a Genova e a Torino. Secondo quanto dichiarato alla stampa, la nuova ditta potrà disporre di due teatri di posa, uno pronto a Torino, l’altro, a Genova, ancora in preparazione: mentre dello stabilimento ligure non si sentirà più parlare, quello torinese è la vecchia cascina ristrutturata dalla Torino Film, ora passato alla Cenisio Film. Vidali dà inizio a una produzione di film di facile presa sul pubblico, fra l’avventuroso e il drammatico, ottenendo critiche che ne sottolineano la mediocrità dei soggetti, spesso malamente adattati da romanzi d’appendice e da feuilletons dell’Ottocento francese. Per contenere le spese d’esercizio, i film sono prodotti secondo un’ottica di famiglia: di tutti è regista lo stesso Vidali, a volte anche attore, mentre le parti femminili sono affidate alle due figlie, Emilia Vidali e Maria Gandini (quest’ultima ha preso il cognome della madre, Lina Gandini).
Non sono chiari i rapporti della società con la ditta titolare dello stabilimento di via Balangero, la Cenisio Film, per cui Enrico Vidali dirigerà tutti i cinque film diffusi con quel marchio: probabilmente si trattava di uno scambio di prestazioni per contenere le esigenze di denaro contante: la prestazione d’opera – che porta talvolta ad attribuire a una società le pellicole dell’altra – in cambio dell’uso delle attrezzature. La produzione della Vidali Film è limitata al biennio 1914 / 1915: nonostante le parole altisonanti dei giornali che annunciano la continuazione dei lavori, l’anno successivo il regista passa a dirigere i film realizzati da una nuova società, l’Italica Film (v.), emanazione dell’agenzia di noleggio di Dante Orlandini.
La Vidali continua a esistere senza ulteriore attività fino a fallire nel 1922: la Vidali Film, e per essa Enrico Vidali, vengono dichiarati falliti per diversi effetti non onorati: le somme protestate sono basse, poco più di 45.000 lire, il che, secondo il curatore, fa pensare che il nome dell’azienda sia servita al regista come copertura per affari personali; l’ipotesi è rafforzata dall’irreperibilità del fallito sia agli indirizzi forniti, come presso lo stabilimento della Pasquali Film, di cui si vantava essere il direttore.
Purtroppo, mancano dal fascicolo fallimentare i documenti con la conclusione del procedimento.
La carriera di regista di Vidali si era già conclusa un paio d’anni prima con le ultime mediocri prove per la Lydianne Film (v.); negli anni successivi lavorerà come giornalista per alcuni giornali del regime.
4.1 Documentazione legale. AST-PF: 1922 / 1714.
4.3.2 Marchio. Con poca modestia, nel marchio della casa compare la statua classica del discobolo su un piedistallo, in cui è ‘incisa’ la ragione sociale.
4.4 Bibliografia. «La Cinematografia Italiana ed Estera», 1914 / n. 168, p. 4218. «La Vita Cinematografica», 7-15 gennaio 1916 / n. 1-2, p. 135.
5.1 Film distribuiti. 1914 (2): Che cosa triste la guerra!, m 850. La croce nera, m 1.300.
1915 (1): Lo straniero, m 1.200.
1916 (4): La mano della morta, m 1.125. La portatrice di pane, m 2.102. Il segreto del lago, m 921. Il tenebroso affare, m 974.
5.2 Interpreti. Maria Rosa Bermudez, Lydia De Roberti, Maria Gandini, Enzo Longhi, Emilio Rodani, Carluccio Vidali, Emilia Vidali, Enrico Vidali.