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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Persone



Francesca Comencini

Roma, 1961
A ventun anni abbandona gli studi alla Facoltà di Filosofia per trasferirsi in Francia dove incontra il suo futuro marito, il produttore Toscan Du Plantier e, nel 1984, dirige il suo primo film, Pianoforte, storia d'amore e tossicodipendenza tra due giovani della buona borghesia, che vince il premio De Sica al Festival di Venezia dello stesso anno. Nel 1988 realizza il suo secondo lungometraggio, La luce del lago, e nel frattempo collabora con il padre, il celebre Luigi Comencini, alla sceneggiatura di Un ragazzo di Calabria. Sempre insieme al padre, nel 1992, Francesca dirige a quattro mani Marcellino pane e vino, rivisitazione del celebre film spagnolo degli anni Cinquanta. Il suo terzo lavoro, Annabelle partagée, viene selezionato a Cannes nel 1991 per la Quinzaine des Réalisateurs. Nel 1995 Francesca realizza un documentario per la televisione francese, poi comprato anche dalla Rai, dedicato alla vita e all'opera di Elsa Morante; due anni più tardi gira un altro documentario, Shakespeare a Palermo. Nel 2001 torna al grande schermo con Le parole di mio padre, liberamente tratto dal romanzo di Italo Svevo La coscienza di Zeno, con Chiara Mastroianni nel ruolo della protagonista. Nello stesso anno realizza anche Carlo Giuliani, ragazzo, sulle manifestazioni contro il G8 a Genova. Mi piace lavorare (Mobbing), interpretato da Nicoletta Braschi, è del 2003; seguono il documentario In fabbrica (2007) ed i lungometraggi a soggetto A casa nostra (2006) e Lo spazio bianco (2009).





Il racconto più realistico possibile è quello che preferisco. Il mio modo di lavorare, anche nei film di finzione, deve molto al documentario. Mi piace raccontare la vita degli altri. È la cosa che mi appassiona di più ed è forse quello che so fare meglio. Di certo è ciò che mi emoziona maggiormente. Se in un film riesco a catturare qualche frammento di realtà, di emozione reale, di umanità, di quella fragile unicità delle persone che cerco di rappresentare, allora sono soddisfatta. In fondo mi interessa soprattutto questo. Sono molto attenta a bloccare qualche frammento di realtà, spesso imprevisto, e a liberarlo in un racconto che sappia fargli posto. Mi piace che il racconto sia pronto ed aperto ad accogliere e raccogliere tutti gli elementi di realtà che nella sua costruzione si manifestano…
(www.close-up.it)






Film
titoloregiadatanote
In fabbricaFrancesca Comencini2007Italia, 35mm, 74', B/N e colore




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