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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Lungometraggi



Incontro ai giorni
Italia, 1991, 35mm, 110', Colore


Regia
Antonio Carella

Sceneggiatura
Antonio Carella

Fotografia
Pietro Sciortino

Musica originale
Alberto Manetto

Suono
Paolo Favaro

Montaggio
Elena Baruffini

Aiuto regia
Stefano Tealdi

Interpreti
Rudy Riele, Emanuela Amato, Raffaella De Vita

Direttore di produzione
stripslashes(Elena Filippini)

Produttore esecutivo
Raffaele Carella

Produzione
Mimesi 83

Distribuzione
Reiac Film



Sinossi
La ventenne Emanuela gira per città e paesi facendo la “madonnara”, cioè disegnando immagini religiose sulle strade con i gessetti colorati. Conosce Rudy, un quarantacinquenne che suona la fisarmonica in fiere e balere, e se ne innamora. Ma il loro rapporto è privo di prospettive per il futuro ed Emanuela abbandona l’uomo per indagare sul misterioso suicidio della madre.





«Nel 1992 Antonio Carella […] dirige il lungometraggio Incontro ai giorni (e l'aiuto regista è Stefano Tealdi, oggi uno dei nomi più importan­ti del documentario non solo in Italia). È un film che racconta una vicenda di emarginazione ma al tempo stesso il mondo colorato degli artisti gi­rovaghi (la protagonista fa la madonnara, l'uo­mo con cui ha avuto una relazione suonava la fi­sarmonica nelle feste di paese). Da tempo il film, che non ha mai avuto regolare distribuzione, è completamente invisibile e sarebbe interessan­te rivederlo: era un piccolo film indipendente, ma descriveva bene una certa Torino che oggi non esiste più. Anche per ricordare tre persone che hanno preso parte al lavoro e che purtroppo nel frattempo sono mancate. La più nota è forse Francesca De Vita, instancabile chansonnier che ha molto amato il cinema e la città di Torino e che è morta combattendo fino all'ultimo con un male incurabile che non le ha però impedito di stare sul palcoscenico. Tra gli interpreti mi­nori del film c'è anche Lucio Vinciarelli, attore e cabarettista di un certo successo (si presentava come “el hombre umbro” date le sue origini peru­gine) nei locali che erano amati dal pubblico e poi indimenticabile partner sado-maso di un ignaro Christian De Sica nel cinepanettone Bo­dyguards. Il direttore della fotografia Pietro Sciortino, collaboratore anche di Tavarelli, è mancato anche lui per un male incurabile» (S. Della Casa, “La Stampa – TorinoSette”, 2.10.2009).


Scheda a cura di
Franco Prono

Persone / Istituzioni
Antonio Carella
Pietro Sciortino
Paolo Favaro
Stefano Tealdi
Elena Filippini


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