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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cortometraggi e Documentari



Il Treno del Sole
Italia, 1960, 8mm, 15', B/N


Regia
Gino Brignolo

Interpreti
Febo Tubino, Mario Sarpaja, Katy Marchisio, Carla Brignolo, Pietro Marchi, Silvio Brignolo, Mario Morra, Elia De Maina



Produzione
Cine Club Piemonte



Sinossi
Ne Il treno del sole si racconta la storia di un giovane immigrato che, sceso dal Treno del Sole e arrivato a Torino, si scontra con la dura realtà della fredda metropoli. Il protagonista trova alloggio nel ghetto di Porta Palazzo e inizia un inutile e umiliante pellegrinaggio alla ricerca di un lavoro. La disperazione lo porta a commettere un folle gesto. Per fortuna viene soccorso e potato in ospedale. Il fatto compare sui giornali e un industriale che in precedenza gli aveva negato un’occupazione accorre al suo capezzale con i giornalisti e i fotografi e per farsi pubblicità gli offre il tanto atteso lavoro.





«Gino Brignolo usava una Paillard portatile, minuscola, a molla, una borsa con una struttura interna fatta con il meccano del figlio, qualche amico con velleità di attore, delle moviole, una infinità di tempo e molta pazienza. Era un militante in movimento, usava gli strumenti cinefotografici per divulgare con le immagini la realtà viva di quei tempi pieni di fatti minuscoli ma molto significativi. Attento agli aspetti formali senza abusarne, non scordava mai che lo scopo della sua impresa era il documento, la testimonianza. [...] Impiegato presso l’INPS nel dopoguerra, ha due passioni: l’alpinismo e la fotografia. Abbandonando il primo, concentrerà sull’immagine il suo impegno approdando verso la metà degli anni ’50 al cinema amatoriale, dapprima attraverso il dopo lavoro INPS poi con il Cineclub Piemonte associato alla FEDIC. Fin dai primi tentativi i risultati non mancano e i suoi film otterranno svariati riconoscimenti e premi in molti concorsi nazionali e internazionali. Di particolare rilievo nel suo cinema il percorso urbano, il suo sguardo sulla città di Torino nei cambiamenti che subisce negli anni del boom economico. Si tratta forse delle uniche immagini che riproducono l’arrivo delle famiglie meridionali a Porta Nuova, il loro insediamento e la dura conquista di uno spazio di cittadinanza... Vediamo sullo sfondo la vecchia Pellerina, le case di Porta Palazzo, i Lungodora, il ‘porto di Porta Nuova’, i quartieri periferici in corso di costruzione» (F. Orsini, in 12° Festival Internazionale Cinema Giovani, Lindau, Torino 1994).


Scheda a cura di
Vittorio Sclaverani

Persone / Istituzioni
Gino Brignolo


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