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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cinema muto



Eva nemica
Italia, 1916, 35mm, B/N

Altri titoli: The Power of Women, Power of a Woman

Regia
Giuseppe Pinto

Soggetto
E.B. Korniloff

Interpreti
Elena Makowska, Tullio Carminati (l’esploratore Dick Palmer), Mary Cléo Tarlarini, Madeleine Céliat, Giulio Del Torre



Produzione
Società Anonima Ambrosio, Torino

Note
Visto censura n. 11451 del 19.4.1916; 1.029 metri.
 
A seconda delle fonti, viene indicato come regista Giuseppe Pinto oppure Eleuterio Rodolfi. L’edizione cartacea dell’Archivio del Cinema Italiano e le fonti Fiaf indicano come regista Giuseppe Pinto.
La scheda catalografica del National Film and Television Archive riporta nomi alternativi per i personaggi di Doriana (Dora Gray) e Dick (Dick Eldar). Segnala inoltre come parte del cast Flora Celiatti nel ruolo della madre di Dick, Theo Spagetto nel ruolo di Robert e Juan Forea nel ruolo di un Barone, ma si tratta con tutta probabilità dell’errata trascrizione di nomi italiani.
L’attrice Helena Makowska è accreditata come Elena Makowska.
Film distribuito in Gran Bretagna.
 
Copia conservata presso: BFI - National Film and Television Archive (London).
Questa copia del film, della durata di 31 minuti (35mm), è stata proiettata nel 1988 alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone.




Sinossi
Di ritorno da una spedizione sulle Alpi, l’esploratore Dick ammira i quadri del fratello Robert, giovane pittore, tra cui il suo preferito, intitolato Eva, dedicato al fascino femminile. La modella per la tela è la famosa ballerina Doriana, della quale l’artista è follemente innamorato. La donna, capricciosa e volubile, conquista anche l’esploratore durante un banchetto in suo onore, lasciando Robert alle proprie tele. Completamente soggiogato e divorato dalla gelosia, l’uomo proibisce all’amante di presentarsi in pubblico e spende per le sue stravaganze una ingente somma assegnatagli per la prossima spedizione. Doriana disobbedisce e viene sorpresa in compagnia di un vecchio ammiratore, che Dick sfida a duello venendo da questi ferito. Accusato di appropriazione indebita, l’esploratore viene salvato dall’intervento provvidenziale della sua famiglia e parte per una nuova spedizione fra i ghiacci. I postumi della ferita e il ricordo di Doriana continuano però a perseguitarlo: durante una gelida notte, in preda alla febbre e alle allucinazioni, muore in mezzo alla neve, mentre Doriana si consola con una nuova schiera di corteggiatori.





«Su di un soggetto preistorico, la Casa Ambrosio ha intessuto un drammetto che ci presenta una serie di quadri che si vedono con piacere: quelli specialmente che ritraggono dal vero alpi e prealpi, valli, burroni, dirupi da scalare. Quel po' d'azione che anima i paesaggi, delizia il pubblico. Lo persuade molto meno, invero, l'azione più propriamente drammatica, esile e vieta. E poi la protagonista - alla quale non si può negare attraenza fisica - non è certo l'Eva ideale. [...] La bella Elena Makowska non ha saputo essere l'ammaliatrice irresistibile, piena di seduzione per la mente e per il cuore; né Tullio Carminati ha saputo darci l'impressione di essere un uomo forte, sano, onesto, ragionevole, che soccombe poco a poco contro una forza. vincitrice colla quale lotta invano perché in lui - materia e spirito - gradatamente vengono assorbite da una celestiale ed infernale attrazione. La Makowska doveva essere angelo e demone; Carminati doveva essere la vittima - inutilmente ribelle - dell' eterno femminino che finalmente trionfa di tutti i misogini. L'uno e l'altra, invece, non furono che due attori mediocri, dagli effetti volgarucci. [...] Stantìo ed ingenuo, e male inscenato, il dramma ha una discreta interpretazione nelle parti secondarie. La fotografia è ottima, con deliziosi ed impressionanti paesaggi. Eva nemica piace poco e vale meno. Lo diciamo con franchezza» (Il rondone, “La Vita Cinematografica", a. VII, 22-30.11.1916).


Scheda a cura di
Azzurra Camoglio

Persone / Istituzioni
Giuseppe Pinto
Elena Makowska
Tullio Carminati
Mary Cléo Tarlarini


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