Torino città del cinema
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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Persone



Francesco Maselli






Ho girato Il sospetto perché in quel periodo, negli anni Settanta, mi interessava raccontare come le divisioni interne alla sinistra avrebbero potuto portarci a una sconfitta. La storia poteva essere ambientata solo a Torino, su questo io e Solinas eravamo d’accordo fin dal primo momento. Torino era l’unica città dove la sinistra comunista, anche negli anni più bui del fascismo, ha sempre mantenuto una sua struttura clandestina che operava realmente e che aveva cellule nelle fabbriche. Il fascismo lo sapeva e concentrava sulle fabbriche torinesi la sua massima attenzione; e, d’altro canto, le divisioni dentro la sinistra potevano dare al fascismo un grosso aiuto. Mentre stavamo girando il film alloggiavamo all’albergo Sitea e lì incontrammo Paola Borboni, che era già molto anziana ed era una vera e propria icona dello spettacolo italiano. Ebbi un colloquio con lei, mi chiese la storia del film, fece delle osservazioni molto sensate, mi fece gli auguri e se ne andò: non ricordo un’altra donna capace di essere così magnetica anche solo in un saluto. Nel cast c’erano due torinesi come Gianmaria Volontè e Felice Andreasi, due bravi attori ma anche due persone intelligenti, capaci di darmi indicazioni e suggerimenti per quanto riguardava il modo di vivere degli operai.





Film
titoloregiadatanote
Cronaca di un amoreMichelangelo Antonioni1950Italia, 35mm, 110', B/N
Il sospetto di Francesco MaselliFrancesco Maselli1975Italia, 35mm, 111', Colore




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