Torino città del cinema
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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Persone



Massimo Arvat

Torino, 1967.
Produttore, regista
Laureato in filosofia, dal 1990 al 1994 lavora al Museo del Cinema di Torino svolgendo principalmente attività di organizzazione di rassegne e retrospettive cinematografiche. Diplomato Eave ed Eurodoc (training per produttori indipendenti del programma Media dell’UE), dal 1999 lavora come produttore indipendente di documentari di creazione come Hard Living Kids, Un prezzo per la vita, L’enigma del sonno, Cannabis Rock, I pirati dello spazio, Il volto nascosto della paura, Io la mia famiglia Rom e Woody Allen. Come regista realizza il documentario La partita infinita e diversi reportage e servizi giornalistici per Retequattro e TMC2. All’attività di produttore affianca quella di docente e formatore. Collabora infatti con l’Università di Torino, il Museo Nazionale del Cinema, il Master Esas dell’Università di Pavia, l’Accademia delle Arti e dei Media, l’EDN, il Documentary in Europe, il Festival dei Popoli e tiene corsi e lezioni in vari istituti scolastici. Dal 2008 dirige il corso di Videodesign dell'Istituo Europeo di Design di Torino. Unendo le esperienze maturate nel campo dell’organizzazione culturale, della produzione e della formazione,  si occupa anche di progetti di sperimentazione nel campo della comunicazione sociale e della media education (Underground TV, Videocommunity, Eticommunity). È vice-presidente della Zenit Arti Audiovisive.





Il documentario ha da sempre trovato a Torino un terreno fertile. Ha costituito l'asse portante dell'esperienza artistica del nostro territorio: da Paolo Gobetti ad Armando Ceste (con l'esperienza del cinema militante e dell'impegno civile), dagli esordi di Mimmo Calopresti alle incursioni nel documentario di registi come Davide Ferrario, Daniele Gaglianone, Guido Chiesa, fino alla esperienza autoriale di Daniele Segre, per citare gli esempi più conosciuti. Sono decine gli autori e i film-makers piemontesi che hanno contribuito alla conservazione e alla rinascita di questo genere. Nel nuovo millennio Torino, e il Piemonte in generale, hanno segnato il rilancio del documentario italiano, sviluppando una capacità autoriale e anche produttiva senza confronto in Italia. Il documentario piemontese ha iniziato a uscire dal circuito dei festival per approdare sui mercati internazionali. Una realtà ormai consolidata e riconosciuta  che dovrebbe iniziare ad incuriosire storici, critici e operatori culturali, a cominciare dai nostri concittadini. Non sarà che Torino, con la sua nuova identità di città culturale ed innovativa, mantiene  la "storica" incapacità  di riconoscere i propri meriti?.
(Dichiarazione originale)






Film
titoloregiadatanote
Suoni dalla cittàMassimo Arvat, Enrico Cerasuolo1992Italia, Beta SP, 60', Colore
La rivoluzione non è una cosa seriaMarilena Moretti2006Italia, Beta SP, 78', Colore
La partita infinitaMassimo Arvat2006Italia, DvCam, 60', Colore
Dal basso dei cieliMarilena Moretti2008Italia, Beta Digital, 58', Colore




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