Torino città del cinema
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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Persone



Saverio Costanzo

Roma, 28 settembre 1975
Regista
Dopo la laurea in Sociologia della Comunicazione presso l'Università “La Sapienza” di Roma, lavora come conduttore radiofonico, sceneggiatore, attore e regista di spot pubblicitari. Alla fine degli Anni Novanta si trasferisce a New York per dedicarsi alla professione di operatore, aiuto-regista e documentarista. Nel 2001 fonda, insieme a Mario Gianani, la casa di produzione Offside che si occupa inizialmente solo di documentari e programmi storici per la televisione, ma che in seguito si apre anche alla produzione di lungometraggi. Nel 2002 realizza Sala rossa, una docu-fiction seguita nel 2007 da Auschwitz 2006. Il suo primo lungometraggio è Private, del 2004, film duro e complesso, incentrato sulle problematiche israelo-palestinesi nella striscia di Gaza. È grazie a questa pellicola che vince il David di Donatello e il Nastro d'Argento come Miglior Regista Esordiente, seguito dal Leopardo d'Oro e dal Premio Ecumenico della Giuria al Festival di Locarno. Un’altra candidatura per il Nastro d’Argento arriva nel 2007 grazie al film In memoria di me, ispirato al romanzo Lacrime impure di Furio Monicelli. Ancora sulla scia della letteratura nel 2010 adatta per il grande schermo il romanzo di Paolo Giordano La solitudine dei numeri primi. Il film, girato in gran parte in Piemonte, è uno dei primi progetti nati dalla Wildside, società di produzione fondata nel 2010 a Torino da Lorenzo Mieli, Mario Gianani, Fausto Brizzi e Mario Martani.





Girare a Torino è stata un’esperienza molto interessante e gratificante. Questa città infatti, che ha fatto da sfondo alla storia di Alice e Mattia, i due protagonisti de La solitudine dei numeri primi, mi ha regalato, man mano che il film prendeva forma, degli spunti molto interessanti e mi ha aiutato soprattutto ad evocare quell’atmosfera horror che avevo pensato fin da subito per i miei personaggi. Torino è stata un set ideale anche da un punto di vista organizzativo, una vera e propria macchina da guerra che è riuscita a stare dietro ai nostri complicati spostamenti e cambi di programma con un’agilità davvero notevole. In più sono rimasto piacevolmente colpito dalla preparazione professionale dei tecnici e delle varie maestranze con cui mi sono rapportato. È una città che è cresciuta e sta crescendo sempre di più, è un luogo cinematografico per eccellenza, in cui c’è una straordinaria varietà di paesaggi, in cui si può scoprire ancora tantissimo e che ormai da molto tempo ha sviluppato una sua identità cinematografica molto precisa.
(Dichiarazione originale)


Scheda a cura di
Caterina Taricano







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