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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cortometraggi e Documentari



Andante ma non troppo - 150 anni di storia d'Italia
Italia, 2011, HD, 118', Colore

Altri titoli: De Garibaldi à Berlusconi - 150 ans d'histoire de l'Italie; From Garibaldi to Berlusconi - 150 Years of Italian History

Regista
Enrico Cerasuolo

Soggetto
Enrico Cerasuolo

Sceneggiatura
Enrico Cerasuolo

Fotografia
Ned Burgess, Nina Bernfeld, Paolo Rapalino

Musica originale
Gregorio Caporale

Suono
Fabio Coggiola, Laurent Rodriguez, Gianluca Donati

Montaggio
Gregorio Caporale

Produttore esecutivo
Massimo Arvat

Direttore di produzione
Sylvie Brenet

Interpreti
Walter Barberis, Sandro Cappelletto, Giovanni Carpinelli, Vincenzo Consolo, Giovanni De Luna, John Foot, Marc Lazar, Salvatore Lupo, Duncan McDonnell, Silvana Patriarca, Luisa Passerini, Lucy Riall, Chiara Saraceno, Sebastiano Vassalli

Produzione
Co-produzione ARTE France, Les Films d’Ici, Zenit Arti Audiovisive

Note
Organizzatore generale: Emiliano Darchini.

Consulenza storica di Giovanni Carpinelli e Duncan McDonnell; ricerche d’archivio di Ilaria Sbarigia; materiale di repertorio dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Superottimisti - Archivio di pellicole dei cineamatori piemontesi.

Proposto in versione con durata 118’ o 2x59’.

Il documentario nasce da una proposta del canale Arte francese, finalizzato a una serata tematica dedicata all’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Festival: Festival International du Film d’Histoire, Pessac, 2011; FIPA Festival International de Programmes Audiovisuels de Biarritz, 2012; Contest, Roma, 2012; BIF&ST – Bari International Film&Tv Festival, 2012; Historier från Italien / Storie dall'Italia, Stockolm, 2012; Valsusa Filmfest, 2012; CIAC Contemporary Italian Author Cinema, New York, 2012.

Prodotto da Massimo Arvat per Zenit e Serge Lalou per Les Films d’Ici, in associazione con RSI Televisione Svizzera Italiana, con il supporto di Programma Media dell’Unione Europea, PROCIREP ANGOA - Société des Producteurs, Piemonte Doc Film Fund – Fondo regionale per il documentario, Città di Torino nell’ambito di Esperienza Italia, con la partecipazione di Centre National de la Cinématographie.

Sito internet: www.zenit.to.it/produzioni-zenit/documentari-zenit-arti-audiovisive/35/andante-ma-non-troppo-150-anni-di-storia-ditalia.

Location: Torino (OGR, corso Castelfidardo 22).



Sinossi
Fare gli italiani o fare l’Italia? Noi italiani non siamo mai riusciti a superare questo dilemma. Anche oggi che celebriamo i 150 anni dell’Italia unita continuiamo a chiederci chi siamo e perché dobbiamo stare insieme. Dire noi - per noi - è la cosa più difficile, ma quello che ci ha sempre unito è la cultura.
Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta. Il lamento di Dante è antico ma parla ancora di noi.
Da Garibaldi a Berlusconi, un viaggio di due ore in un secolo e mezzo di storia politica e culturale italiana, alla scoperta di quello che ci ha unito e quello che ci ha diviso, ieri e oggi.

A Torino, in vista delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, si prepara l’esposizione Fare gli italiani, allestita nell’ex fabrica delle Officine Grandi Riparazioni. Seguendo le suggestioni del luogo e dell’allestimento, dei temi e degli spazi della mostra, attingendo agli archivi e alla cultura popolare, spaziando tra opera, musica, teatro, cinema e televisione, il film ripercorre 150 anni di Storia, per rileggere il passato e interpretare il presente.





«Gli storici hanno selezionato eventi e protagonisti dallo scorso secolo e mezzo di storia nazionale, basandosi sulla loro attitudine all’unione o alla divisione. Rimane irrisolto un grande paradosso: dato per assunto che l’identità culturale italiana è molto più vecchia e solida di quella politica, qual è la relazione tra queste due identità? L'uso di un criterio storico ci permette di guardare attraverso la storia di un paese complesso dove il confine tra bene e male è spesso sfocato o addirittura invisibile. La narrazione sarà lineare e cronologica, punteggiata da quattro grandi punti di svolta: il 1861 e la nascita dell’Italia, il 1922 e la presa del potere da parte di Mussolini, il 1946 e la scelta della popolazione di abbandonare la monarchia per la repubblica, il 1992 e la Seconda Repubblica» (Film Commission Torino Piemonte, "www.fctp.it").

«[...] Lungo quasi due ore di narrazione si susseguono materiali storici di diversa fattura, presi da lungometraggi, archivi di famiglia, cinegiornali dell’epoca, filmati di propaganda e trasmissioni televisive più o meno note. Quattro capitoli che affrontano alcune fasi determinanti della nostra storia: l’Italia liberale, l’Italia fascista, l’Italia repubblicana e, infine, quella della Seconda Repubblica. Il tutto intervallato dai pareri di alcuni dei più grandi esperti di storia italiana contemporanei, non solo provenienti dal nostro territorio (questo a dimostrazione che, molto spesso, le osservazioni più lucide vengono proprio da chi quella realtà non la vive o non l’ha vissuta). Il risultato è un’opera che, sebbene in alcuni punti risulti troppo fredda e didascalica, ci permette sul serio di fare il punto su una questiono che si potrebbe riassumere nelle parole di un motivetto cantato da Giorgio Gaber e che più volte interviene all’interno di quest’opera: Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono» (cinedelia.blogspot.it, 27.02.2012).


Scheda a cura di
Cristina Nebbia


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