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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cortometraggi e Documentari



Weltgenie
Italia, 1988, 5', Colore


Regia
Alberto Signetto

Soggetto
dalla poesia “Turin” di Godfried Benn

Sceneggiatura
Alberto Signetto

Fotografia
Giovanni Gebbia

Musica originale
Alberto Ezzu, Gilberto Richiero

Scenografia
Sauro Roma

Costumi
Sauro Roma



Produzione
Bayerische Rundfunk und Fernsehen, Rosebud Company

Note
Voce solista: Franca Albera.




Sinossi
Una video-poesia tratta da Turin di Gottfried Benn, che racconta la follia di Nietzsche a Torino Un carrellata indietro percorre lo stabilimento Fiat del Lingotto, ormai in disuso e non ancora trasformato in centro commerciale. Fantasmi e visioni appaiono e scompaiono, segni delle esperienze torinesi del filosofo tedesco.





Nell’intensa attività di Alberto Signetto, aiuto regista di nomi importanti del cinema quali Jean-Marie Straub e Theo Angelopoulos, poi regista e produttore in proprio con la sigla Rosebud nonché autore di programmi e documentari per la RAI, Weltgenie è sicuramente uno dei lavori maggiormente significativi. Realizzato per la televisione tedesca, Weltgenie è un lungo carrello che mostra lo stabilimento del Lingotto prima della ristrutturazione. Mentre la macchina da presa arretra, personaggi di ogni tempo e iconografia appaiono e scompaiono, animando e mutando via via l’inquadratura in un lavoro sul profilmico che grazie al rigore di movimenti sembra il risultato di una postproduzione visionaria, capace di determinare insieme all’accompagnamento musicale inquietante un senso di sospensione e di attesa intensa. Seguire flussi mentali che richiamano vicende legate alla permanenza di Nietzsche a Torino, lo sguardo visionario di Signetto ci mostra il Lingotto quando non era più fabbrica ma non era ancora stato trasformato in centro congressi. Anche in questo caso, il cinema è l’unico documento di una città che non c’è più.
 
«Uno spazio fortemente formalizzato è [...] quello selezionato e costruito da Alberto Signetto In Weltgenie (1988), singolare riscrittura filmica di una grande poesia di Gottfried Benn dedicata alla follia di Nietzsche a Torino (Turin, I). Nel film, risolto con un unico carrello in avanti di quattro minuti, le ampie superfici di un enorme spazio al primo piano del Lingotto diventano il luogo di una concentrazione simbolica degli eventi e delle situazioni torinesi legati alla tragedia di Nietzsche evocata da Benn. E allora l'enorme spazio della fabbrica scandito dai pilastri geometricamente disposti, diventa una rappresentazione simbolica di tutto il tessuto della città, come un immenso vuoto di rapporti, e insieme una estensione di equivalenze in cui la metropoli finisce per somigliare al suo azzeramento» (P. Bertetto, in L. Mazza e C. Olmo, a cura di,Torino nel cinema: l'identità imperfetta Architettura e urbanistica a Torino 1945-1990, Allemandi, Torino, 1991).


Scheda a cura di
Vittorio Sclaverani

Persone / Istituzioni
Alberto Signetto
Giovanni Gebbia

Luoghi
NomeCittàIndirizzo
Centro Fiere Lingotto (ex stabilimenti Fiat)Torinovia Nizza



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