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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cortometraggi e Documentari



L'ultimo concerto
Italia, 2007, DvCam, 38', Colore


Regia
Emilio Mandarino

Sceneggiatura
Emilio Mandarino

Fotografia
Giorgio Sabbatini

Operatore
Giorgio Sabbatini

Musica originale
Marco Stronati, Joachim Lehberger

Suono
Luciano Mandarino

Montaggio
Emilio Mandarino

Scenografia
Mariano Melidoni

Costumi
Jaqueline Wilma Dolo

Trucco
Lorena Garzara, Arianna Magri, Lory & Micky

Aiuto regia
Micaela Cini

Interpreti
Francesco Varano (Luigi Donatelli), Gloria Anna Piccolo (Lavinia), Diego Garzino (conte Carlo De Robiniani), Massimo Brusasco (Roccaforte), Oscar Malusa (De Brignac), Anna Cioffi (contessa Caterina De Robiniani), Sara Gianotti (Beatrice), Vincenzo Di Federico (Bartolomeo), Francesco Rossino (ufficiale), Enrico Dino (usuraio), Germana Pravisano (comare), Sandra Pettiti (comare), Jaqueline Wilma Dolo (Lavinia anziana), Alfredo Malacasa (Francesco), Gianni Garzara (Amedeo)

Direttore di produzione
Francesco Rossino

Produzione
Emilio Mandarino per Good Luck 99 Cinema

Note
Assistente operatore: Giuseppe Squarcio; fotografia unità riprese a Roma: Damiano Molinier; fotografi di backstage e di scena: Daniele Marchesini, Giuseppe Ruisi, Assunta Biolatto: backstage video: Giusy Rizzo; ochestrazione e direzione delle musiche: Marco Stronati; suono stereofonico Hi Fi in presa diretta; montaggio del suono e mixage digitale: Luciano Mandarino; costumiste di scena: Jaqueline Wilma Dolo, Giovanna Errani; costumi, accessori e figuranti forniti da: Gruppo storico “La Corte” Città di Venaria Reale; carrozze d’epoca e parte delle locations fornite da: Ditta Biolatto di Racconigi; assistente al montaggio: Piero Lentini; effetti speciali visivi: GL99 Magic Digital; materiale di illuminazione, supporto tecnico e personale specializzato fornito da: Cineclub Fedic Piemonte di Torino; parrucchieri: Lory & Micky; altri interpreti: Claudio De Giorgio (il Duca), Filomena Tutolo (la Duchessa), Alberto Lamorte (il Duchino), Valerio Grieco (il cardinale), Federico Recrosio (nobiluomo), Antonio Biolotto (cocchiere), Maurizio Amerio (reverendo), Compagnia Teatrale “Artisti per Caso” di Rivoli; acting coach delle bambine della corte ducale: Germana Pravisano; segretaria di edizione: Loredana Sbroggiò; organizzazione: Mariella Pravisano, Damiano Molinier; segretario di produzione: Saul Carrer; aiuto segretario di Produzione: Elena Conti Borboni; assistente di produzione: Piero Lentini; location scout e consulente storico: Vincenzo Morelli.
Locations: Palazzo Piozzo di Rivoli (TO), Alpignano, Carignano (TO), Ricetto di Candelo (BI), Racconigi (CN), Gattinara, Lozzolo (VC).
 
Il film ha avuto il patrocinio della Città di Rivoli (TO) e la collaborazione del Comune di Candelo (BI) che ha fornito location interne ed esterne nel Ricetto.




Sinossi
Torino 1740. Luigi Donatelli, giovane musicista ed avventuriero, viene invitato nel palazzo di un Duca per esibirsi in concerti e feste. Nonostante l’ostruzionismo del subdolo commediografo francese De Brignac che teme di essere oscurato dal nuovo astro nascente, il successo arride a Luigi. Il suo fascino attrae le donne del palazzo, in particolare Caterina, moglie del suo mecenate Conte Carlo De Robiniani, con la quale egli intesse una relazione clandestina. Il successo e la sicurezza economica raggiunti da Luigi sembrano vacillare a causa di un incontro con Lavinia, sua ex amante, che lo accusa di essere fuggito da Roma due anni prima, abbandonandola senza alcun motivo. La donna, in preda al risentimento, minaccia di vendicarsi. Da quel momento il giovane musicista intraprende un avvilente percorso in discesa, al termine del quale si troverà a dover raccogliere un’inattesa, drammatica e decisiva sfida lanciatagli dal destino.




Dichiarazioni
«Nei primi mesi del 2006 il regista Emilio Mandarino aveva ideato un soggetto originale le cui vicende, partendo dalla Roma del 1738 si sviluppavano nel Piemonte del 1740. [...] Le difficoltà da dover affrontare e superare per rendere concreto quel progetto apparivano numerose ma ciò, anziché smorzare l’entusiasmo dei collaboratori del regista, ne alimentavano il desiderio di andare avanti ed ogni giorno che passava, man mano che si esaminavano le singole scene per elencare le risorse necessarie, la storia, il film, sfidava tutta la squadra che decise di raccogliere quella sfida. Forti dell’esperienza de Il Quarto Stato per produrre il quale era stato raccolto un insieme di attori, tecnici, mezzi, costumi e location, a basso costo, fu deciso di tentare il bis. Il progetto è stato portato a termine e Good Luck 99 Cinema ha potuto vincere la sfida del vedere realizzata, ancora una volta, una sinergia produttiva capace di dimostrare come sia possibile creare un cortometraggio di livello professionale a costi ridottissimi sfruttando adeguatamente e con razionalità il patrimonio storico, ambientale e culturale esistente, che si tratti di dimore storiche, come di parchi naturali, monumenti e infrastrutture di vario genere, coinvolgendo nel progetto le realtà locali, quali gruppi storici, teatrali, musicali o di altra natura capaci di fornire comunque supporto alla produzione e divenire così protagonisti. [...] Ma il film non vuole essere interpretato soltanto come un esempio di produzione autarchica, bensì costituire un vero e proprio evento culturale sul territorio che incoraggi i promotori e tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, ma soprattutto le realtà locali, pubbliche e private, ad incentivare tale tipo di produzione con aiuti e collaborazioni, anche minime, ma che in tale contesto divengono determinanti. Una simile operazione, se adeguatamente pubblicizzata attraverso la stampa, i media ed i canali di comunicazione, oltre che attraverso la successiva diffusione dell’opera a livello regionale, nazionale ed internazionale, potrebbe costituire un richiamo non solo valido nell’ambito locale, ma nazionale ed estero, per dimostrare che il made in Italy è anche cinema “non griffato”» (E. Mandarino, dal Press Book della Produzione).






Persone / Istituzioni
Emilio Mandarino


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