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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Produzioni Tv



Don Gnocchi – L’angelo dei bimbi
Italia, 2004, super 16 mm, 200', Colore


Regia
Cinzia Th Torrini

Soggetto
Simone De Rita, dall’opera "Don Carlo Gnocchi" di Giorgio Rumi ed Edoardo Bressan

Sceneggiatura
Simone De Rita

Fotografia
Alessandro Pesci

Musica originale
Guido De Angelis, Maurizio De Angelis

Suono
Alberto Amato

Montaggio
Anna Napoli

Effetti speciali
Salvo Severino

Scenografia
Giada Calabria

Costumi
Claudio Cordaro

Trucco
Rosario Prestopino

Aiuto regia
Nicola Gidoni, Barbara Daniele

Interpreti
Daniele Liotti (Don Gnocchi), Giulio Pampiglione (Matteo), Francesco Martin (Francesco), Alexandra Dinu (Sara), Matteo Ripaldi, Pietro Taricone (Margherita), Luisa Maneri (Rebecca), Lucio Zagaria (Sartorelli), Luciano Roffi (Generale Lancia), Roberto Citran, Mattia Sbragia (Baldacci), Ugo Pagliai (Cardinale Schuster), Rossella Gardini (Nella B. Cosulich), Philippe Leroy (Papa Pio XII), Serena Michelotti (Suor Amelia), Ralph Palka (Montini), Yosif Shamli (Mocchi), Francesco Stella (Partigiano "Aquila"), Giuseppe Sulfaro (Luigi), Valeri Yordanov (Ballerini)

Casting
Franco Alberto Cucchini

Direttore di produzione
Remo Chiappa

Produttore esecutivo
Remo Angioli

Produzione
Marco Videtta per RTI, Guido e Maurizio De Angelis per Together Production International (TPI)

Note

Collaborazione alla sceneggiatura: Roberta Colombo; story editor RTI: Dario Gorini; suono Stereo Dolby Digital; parrucchiera: Giusi Bovino; organizzatore generale: T. David Pash; co-produttore: Gianfranco Pierantoni; delegato alla produzione: Andrea Angioli; produttore R.T.I.: Marco Videtta.

Miniserie televisiva trasmessa da Canale 5 in due puntate di 100’ l’una lunedì 29 e martedì 30 novembre 2004 in prime time (media d’ascolto: 6.723, share: 23,67% - 28,13%).

Realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
 
Locations: Torino (ex palazzo Enel, Ospedale militare, Chiesa del Corpus Domini, Palazzo Reale), Carmagnola (vie e palazzi del centro), Moncalieri (Real Collegio), Racconigi, Bra (Tenuta degli Iberioni), Bulgaria. 




Sinossi
Don Gnocchi, sconvolto dalla sua tragica esperienza nella guerra in Albania, tornato in Italia cerca di convincere i suoi discepoli a non partire per il fronte. Ma i giovani si sono ormai arruolati volontari per la spedizione in Russia, così il sacerdote decide di seguirli per proteggerli. Alcuni moriranno e altri sopravvivranno, ma lo spirito dell'uomo di fede rimarrà saldo. Di nuovo in Italia, Don Gnocchi decide di fondare un'organizzazione per aiutare i bambini mutilati dalla guerra.




Dichiarazioni
«Quello che conta per me, raccontando la storia di un uomo, è riuscire a trovare in quella vita un pezzo di verità, qualcosa in cui identificarmi e in cui credere. La vita di Don Carlo Gnocchi è piena di queste verità, è costellata di crisi, paure, e anche errori. Per questo è stato non solo possibile ma anche facile ed immediato identificarmi in molti momenti del suo difficile percorso. Raccontare la sua vita ha quindi significato passare attraverso i suoi stessi dubbi, le incertezze, per poi arrivare con lui alla certezza della strada giusta da percorrere. La strada giusta arrivava ad una meta precisa, forte, che Don Carlo ha inseguito e perseguito fino in fondo: il rispetto del dolore dei più deboli, degli emarginati, dei reietti. Di chi, senza colpa, era costretto a non vivere. Lui ha cercato ed è riuscito a dare nuova importanza a quelle vite interrotte, e così facendo ha dato importanza alla propria vita. Tanto da scegliere, alla fine, di regalare a quei deboli una speranza concreta di futuro: le proprie cornee per dar luce a chi non ne aveva più, precursore assoluto dell’era dei trapianti come estremo gesto d’amore e di vita. Per questo ho accettato di fare questo film sulla vita di un uomo, un religioso, che ha vissuto la sua fede in un periodo storico importante e difficile, attraversando il secolo scorso, pieno di confusione, guerre e violenze, e ritrovandosi spesso a scontrarsi e a confrontarsi non solo con le istituzioni ma anche con la sua stessa fede. È stata un’esperienza nuova, per affrontare la quale ho cercato in ogni modo di entrare il più dentro possibile alla vita di Don Gnocchi, leggendo e assimilando i suoi diari, i suoi scritti, che mi hanno permesso di afferrare il suo carattere, le sue motivazioni psicologiche, il  suo modo di pensare. Non è stato facile all’inizio e rimpiangevo il divertimento nel rendere  le psicologie dei personaggi inventati come quelli di Elisa di Rivombrosa;  qui invece  sentivo su di me una grossa responsabilità, quella di rendere credibile la realtà, la vita vera, e avevo una paura tremenda di sbagliare. [...] È stata la prima volta anche in cui mi sono confrontata con delle scene di guerra. Era importante per me vederla con un taglio diverso. Una guerra vissuta da dentro, vista con gli occhi dei giovani soldati. Le riprese sono iniziate in Aprile 2004, abbiamo girato in Bulgaria tutte le scene di guerra (Albania e Russia). Le altre ambientazioni le abbiamo trovate in Piemonte. Nelle scene relative alla “campagna di Russia”, le immense distese di neve sono frutto del lavoro di specialisti belgi considerati i migliori in Europa» (C. TH Torrini, www.cinziathtorrini.com). 
 





«Don Gnocchi è un prodotto curato, un riuscito racconto agiografico che rispetta i canoni delle biografie domestiche: una figura religiosa che all’ascesi preferisce l’impegno solidaristico; i toni melodrammatici; i momenti salienti della storia nazionale raccontati attraverso il punto di vista della “gente comune”» (M. Buonanno, Le radici e le foglie. La fiction italiana, l’Italia nella fiction, anno diciassettesimo, Rai Eri, Roma 2006).


Scheda a cura di
Franco Prono

Persone / Istituzioni
Cinzia Th Torrini
Alessandro Pesci
Pietro Taricone
Roberto Citran
Mattia Sbragia
Ugo Pagliai
Philippe Leroy


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