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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cinema muto



Il cane riconoscente
Italia, 1907, 35mm, B/N

Altri titoli: Nuit tragique

Regia
Giovanni Vitrotti

Sceneggiatura
Arrigo Frusta

Fotografia
Giovanni Vitrotti



Produzione
Ambrosio e C., Torino

Note
Visto censura n. 4.780 del 16.10.1914; 178 metri.
Aldo Bernardini segnala la presenza di un secondo visto di censura, il n. 7904 del 29.3.1915.
Distribuito in Francia in una versione lunga 170 m.
A seconda delle fonti, viene indicato come regista il solo Giovanni Vitrotti oppure Vitrotti insieme ad Arturo Ambrosio.
Nelle pagine autografe e nelle interviste in cui ripercorre la propria carriera, Arturo Ambrosio indica per il film, composto da 16 quadri, una sinossi differente incentrata sull’avventura di una bimba salvata da un cane San Bernardo, ma Aldo Bernardini ipotizza si tratti della trama di un’altra produzione Ambrosio, Drammi della vita (1906).
Il film vinse il primo premio, una targa d’oro offerta dai fratelli Lumière, al 1° Concorso Cinematografico Italiano.
 




Sinossi
Tre bambini, figli di un ricco industriale toscano, giocando in un bosco vicino a casa si imbattono in una cagnetta che zoppica per via di una spina conficcata in una zampa. Dopo aver soccorso l’animale, il terzetto torna ai propri giochi e il maggiore dei fratelli, Carlo, cade da un albero e perde i sensi. Non vedendo tornare i figli nonostante stia calando la sera, l’industriale manda alcuni braccianti a cercarli. I due bimbi più piccoli vengono condotti a casa senza difficoltà ma Carlo non si trova finché l’aiuto offerto da un venditore ambulante, padrone della cagnetta ferita, non si rivela determinante: annusati gli abiti di Carlo, l’animale guida la squadra di ricerca nel bosco, dove il bambino è tuttora svenuto.





«Ambrosio era sinonimo di successo, di serietà: era una “marca” lanciatissima e i titoli di questi film sono ben noti a chiunque. “Sconosciuto, invece, (benché abbia ricevuto il ‘grande primo premio Nazionale’) ma a me carissimo, fu il mio primo film a soggetto intitolato ‘Cane riconoscente’. Si vedeva un grosso San Bernardo, maltrattato da tutti e benvoluto da una bimbetta, salvare dalle acque del Po la piccola benefattrice, che poi era mia figlia”. Del resto la stessa cinematografia era un po’ “la figlia di casa” di tutti quelli che se ne occupavano» (F. Moccagatta, “Cinema” n. 169, 1.7.1956).
 
«Ha la data 1908 e la firma Vitrotti “la film” Il cane riconoscente, che ottiene, al 1° Concorso Cinematografico Italiano, il 1° premio: una targa d’oro offerta dai Lumière. Il produttore Arturo Ambrosio, in numerose successive corrispondenze con l’amico Vitrotti e sui giornali ricorderà con orgoglio e tenerezza quel lontano lavoro e quel primissimo riconoscimento procuratogli da “Vitruttin”, anche perché, protagonista della pellicola, era stata la sua giovanissima figliola» (M. Vascon Vitrotti, Un pioniere del cinema: Giovanni Vitrotti, Trieste, 1970).


Scheda a cura di
Azzurra Camoglio

Persone / Istituzioni
Arrigo Frusta
Giovanni Vitrotti


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