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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cortometraggi e Documentari



Felicità ad oltranza
Italia, 1982, 16mm, 53', Colore


Regia
Paolo Quaregna

Fotografia
Marco Lombardi

Suono
Riccardo Alessio



Produzione
Paolo Quaregna e Cooperativa Grandangolo per Regione Piemonte, Assessorato alla Sanità, Ufficio Salute Mentale



Sinossi
«È un film sul disagio mentale. I protagonisti sono gli utenti dei servizi psichiatrici di una zona di Torino e in particolare gli ospiti di una “comunità alloggio”: tutti giovani fra i venti e i trent’anni. Il film dà loro uno spazio di espressione: contiene i loro racconti e i loro deliri, le loro composizioni poetiche e le loro canzoni, la voglia di spettacolo e la voglia di comunicare, le loro stranezze e la loro umanità... Negli intervalli si parla con medici, operatori sociali, con i parenti e con i passanti della malattia mentale e dei suoi rimedi. È il frutto di una ricerca effettuata nel periodo luglio 1981 - maggio 1982 per conto dell’Ufficio Salute Mentale dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte» (www.torinofilmfest.org/history).



Dichiarazioni
«Mi sono recato più volte in Casa Famiglia, per quasi un anno (prima con il video registratore, poi con la cinepresa), per conoscere a fondo la storia e il disagio dei suoi ospiti: sette giovani, tra i venti e i trentacinque anni. La casa è “aperta”, nel cuore di un quartiere popolare della grande città. Il film si apre e si chiude con alcune immagini “sporche”, in bianco e nero ricavate da registrazioni video fatte in precedenza: è tutto quello che ci rimane del genio di Carlo che è morto tre mesi prima dell’inizio delle riprese. Al suo estro inesauribile, ai suoi tormenti che gli hanno fatto dire in un’intervista: “Nella vita vorrei raggiungere una felicità ad oltranza”, è dedicato questo film. [...] Le musiche che ho scelto possono essere una chiave di lettura del film, mettendo a rapporto/contrasto la follia senza consenso degli ospiti di Casa Famiglia con altre “follie” che hanno trovato un consenso di massa. La musica dei Sex Pistols, anarchia e follia del più famoso complesso punk, di chi è riuscito a trovare uno spazio, sia pur sofferto e contraddittorio, al proprio estro, rendendolo consumabile, fa da contrappunto al delirio reale, alle poetiche non realizzate e non consumabili degli ospiti di Casa Famiglia che, forse, a differenza dei più, in questi tempi, non sopportano di “delegare il dionisiaco”. Musica d’uso, di grande consumo, da un lato (oltre ai punk, Kim Carries, regina delle discoteche) e Battiato dall’altro (anch’egli applaudito o danzato dai giovani) a rappresentare la razionalità: la ricerca musicale condotta con rigore scientifico. Una contrapposizione che ritengo possa conferire la giusta dignità al discorso folle. “Gli uccelli volano / con le regole assegnate / a questa parte di universo / al nostro sistema solare / aprono le ali / scendono in picchiata / cambiano le prospettive al mondo”» (P. Quaregna, www.torinofilmfest.org/history).



Scheda a cura di
Franco Prono

Persone / Istituzioni
Paolo Quaregna


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