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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cortometraggi e Documentari



Il faticoso tempo della sicurezza (Lo spaccone)
Italia, 1978, 16mm, 7', Colore

Altri titoli: Lo spaccone

Regia
Ugo Nespolo

Soggetto
Ugo Nespolo

Sceneggiatura
Ugo Nespolo

Fotografia
Primo Dreossi

Montaggio
Bruno Dreossi, Ugo Nespolo

Interpreti
Ugo Nespolo



Produzione
Antidogma Cinema

Note
Girato in Eastmancolor.



Sinossi
Il protagonista esegue alcuni esercizi ginnici, si rade, si veste e gioca a biliardo.



Dichiarazioni
«In che maniera deve vestirsi un artista? Non c’è niente da ridere, siamo numerosi a porci questa domanda e noi ne abbiamo quasi un po’ paura. Il risveglio e l’angoscia del dopo e noi cominciamo con la stoffa. Poi, c’è il gioco delle geometrie, il biliardo insomma, come un “altro gioco di precisione”, di gesti oscuri, a non sbagliarsi pena l’esclusione e così di seguito. È la giornata esemplare d’uno “spaccone di mestiere” (“fanfarone di mestiere”), il tempo penoso della sicurezza ad oltranza, dell’occhio attento e al di là. Una nota di vita non così immaginaria – teorie a parte -. Il narcisismo dovuto e senza passione, la malvagità del “dover essere per essere”» (U. Nespolo, in Nespolo, Art’è, Villanova di Castenaso, Bologna, 2003)




Lo spaccone «ci racconta Nespolo stesso impegnato al tavolo da biliardo, ma è nel contempo la sua più evidente citazione cinematografica, visto che già nel titolo allude al noto film di Robert Rossen con Paul Newman. Sono convinto che Nespolo si diverta anche proponendo un commento fuori campo che, contraddicendo quanto ci ha proposto poco prima con Un supermaschio, è competente incomprensibile […] Ma la cosa più importante è che un senso di divertimento e di vera e propria allegria sia sempre trasmesso dai suoi film (anche da quelli più drammatici, come il ferreria6no Un supermaschio – se vogliamo continuare nel gioco delle citazioni, che però è un aspetto non prevalente del cinema di Nespolo). Capacità di raccontare, di sperimentare e di divertire. Semplice, al tempo stesso complesso, il cinema di Nespolo è tutto qui, e non è certo poco» (S. Della Casa, in Nespolo, Art’è, Villanova di Castenaso, 2003).

«Nespolo trasforma se stesso in un performer particolare, dedicandosi a un film che è un ritratto dell'artista come giovane signore, educato, pulito e con la passione del biliardo. Laddove Duchamp giocava a scacchi, Nespolo, più moderno e più popolare, esercita la sua arte nel biliardo, sino a fare del gioco del biliardo un'opera d'arte o una metafora pop dell'attività dell'artista. Giocato con ironia, Il faticoso tempo della sicurezza oscilla tra una citazione del film di Rossen con Paul Newman e alcune piccole operazioni di détournement sperimentale; il commento sonoro è affidato a una voce off del tutto incomprensibile, che è un testo tedesco registrato al contrario» (P. Bertetto, Ibidem).

La vena sperimentale di Nespolo si esprime, come già detto, nel commento sonoro fuori campo, una voce gentile, colta e incomprensibile: «è una voce tedesca presa da un documentario sulla marina, ma le parole sono lette sempre all’inverso, cosa che produce effetti di una più grande severità e penetrazione. Tuttavia, le frasi sembrano ugualmente possedere una logica che è loro propria» (Janus, Ibidem).



Scheda a cura di
Franco Prono

Persone / Istituzioni
Ugo Nespolo
Primo Dreossi
Bruno Dreossi


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