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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Cortometraggi e Documentari



L' ultima battaglia delle Alpi
Italia, 2009, HDV, 54', Colore

Altri titoli:

Regista
Fabio Canepa, Roberto Cena

Soggetto
Fabio Canepa, Roberto Cena

Sceneggiatura
Fabio Canepa, Roberto Cena

Fotografia
Furio Bruzzone

Musica originale
Sandro Di Stefano

Suono
Andrea Viali (fonico di presa diretta e montatore del suono), Silvestro Ferrero (fonico)

Montaggio
Marzio Mirabella, Dagmar Thomann

Direttore di produzione
Roberto Cena

Interpreti
Gil Emprin, Marco Boglione, Jean-Louis Panicacci, Camillo Rovetta, Sylvain Chinal, Roberto Cravero, Aristide Galliani, Eugenio Rossi, Orazio Beltramo, Angelo Cavallera

Produzione
Lasarraz Pictures

Distribuzione
Cinecittà Luce (Italia)

Note
Testimonianze di: Gil Emprin, Camillo Rovetta, Sylvain Chinal, Roberto Cravero, Aristide Galliani, Marco Boglione, Orazio Beltramo, Angelo Cavallera, Jean-Louis Panicacci, Eugenio Rossi; coproduttore: Cinecittà Luce.
 
Documentario realizzato con il sostegno di Piemonte Doc Film Fund - Fondo regionale per il documentario, Film Commission Torino Piemonte, Regione Piemonte.
 
Premio Gianbattista Lenzi, Rino Zandonai e Luigi Zortea al miglior reportage televisivo al Trento Film Festival 2010.




Sinossi
Nei giorni della Liberazione le Alpi Occidentali sono testimoni di un’ultima aggressione, che rende più mesto il momento della pace ritrovata. Nel caos della primavera 1945 l’Armée francese combatte fin oltre il 25 aprile per annettere le valli subalpine, mentre i partigiani e i volontari italiani si battono per liberare la patria. L’ultima Battaglia delle Alpi racconta, dalla prospettiva dei protagonisti, i fatti drammatici ed eccezionali avvenuti su quel fronte di rocce e neve.




Dichiarazioni
«Senza preconcetti ideologici, abbiamo provato a riaprire il dibattito sulla guerra civile italiana, nel contesto così particolare del fronte alpino. Il tentativo di occupazione francese ne rimescola infatti le carte, muovendo coscienze sopite e generando opportunità di riscatto. Per ricordarlo, abbiamo coinvolto i reduci francesi e gli italiani che dalla Francia di De Gaulle sono stati accolti e armati per riconquistare il ritorno in patria. Ma anche quegli altri italiani, partigiani e repubblichini, che cogliendo la sfida dell’invasione gollista, hanno superato il divario ideologico per difendere insieme i confini nazionali» (F. Canepa, R. Cena, Dichiarazione originale).
 
«Pur avendo già partecipato nella produzione di diverse pellicole, questa è la mia prima vera opera. Un progetto molto impegnativo iniziato nel 2006 e conclusosi dopo quattro anni di studio e ricerca storico-archivistica. […] Un episodio unico di riconciliazione che non si legge sui libri di storia, che secondo noi valeva tutti gli sforzi che abbiamo fatto per raccontarlo. Per ricostruire la vicenda abbiamo ripercorso le Strade dei cannoni coinvolgendo i reduci italiani e francesi e diversi storici, mentre per il materiale video abbiamo anche utilizzato filmati inediti di Studio Luce nonché fotografie amatoriali scattate dai protagonisti. È stato un lavoro lungo ma molto soddisfacente […] con cui ho avuto la conferma che il documentario è il genere che mi rispecchia di più» (R. Cena, “La Stampa”, 18.8.2010).



Scheda a cura di
Maurizio Fedele


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