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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Lungometraggi



Beato colui che sarĂ  visto dai tuoi occhi
Italia, 2006, 76', Colore


Regia
Manuele Cecconello

Soggetto
Manuele Cecconello

Sceneggiatura
Manuele Cecconello

Fotografia
Manuele Cecconello

Musica originale
Giulio Monaco

Musiche di repertorio
J. S. Bach, R. Schumann, T. L. De Victoria, P. Magri

Costumi
Maria Barbieri

Interpreti
Anna Bruni (la madre), Gigi Mosca (il figlio), Dante Andreasi (il bibliotecario), Mariella Acquadro (la madre superiora), Eleonora Del Zoppo (la suora), Vanessa Busca, Anna Cimmino, Bibiana Mella, Claudia Bello, Lucrezia Gardinale, Sara Della Valle (donne della famiglia reale Savoia), Marco Tondella (soldato)

Produttore esecutivo
Ilaria Gallardino

Produzione
Prospettiva Nevskij

Note
Sottotitolo: Oropa in sogno; consulenza storica: Mario Coda, Anna Serralunga; riprese aggiunte: Armando Maielli, Claudio Pidello; supporto tecnico: Carlo Gabasio, Luca Bergero, Aldo Mella; consulente alla produzione: Luca Sigurtà; delegato di produzione: Osvaldo Fessia; location manager: Linda Angeli, Candido Rosso; coproduzione: Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Confraternita Ns. Signora di Oropa, Città di Biella, Provincia di Biella, Cordar Biella.




Sinossi
Una madre tenta di ricongiungersi per lettera al figlio lontano. Gli chiede di recarsi al Santuario di Oropa, nel Biellese, per raccogliere la sua eredità spirituale. Il figlio risponde e intraprende il viaggio. Arriva e inizia un percorso spirituale nel Santuario, nei suoi sentimenti e nei sentimenti di tutto il popolo dei devoti alla Madonna nera di Oropa. Sino al ricongiungimento.




Dichiarazioni
«Il Santuario di Oropa sorge a 1200 m. di altitudine ed è il più importante santuario mariano delle Alpi: inserito in uno scenario naturale di assoluta bellezza, è un luogo di incontro, di dialogo, di ascolto, di contemplazione e di preghiera.
Nel gennaio 2005 l’associazione Confraternita Nostra Signora di Oropa – da molti anni impegnata in servizi di volontariato ai pellegrini e alle strutture del Santuario – su iniziativa del Canonico Rettore nonché Vicario Generale della Diocesi di Biella monsignor Alceste Catella, ha incaricato la società di produzione cinematografica Prospettiva Nevskij […] della realizzazione di un documentario filmato sul Santuario […]. È stata subito condivisa dagli ideatori l’assunzione di una prospettiva nuova per raccontare l’intimo mistero di Oropa: una devozione popolare lunga più di otto secoli e costruita sul pellegrinaggio di milioni di fedeli. Si è scelto allora di narrare il rapporto tra la Madre di Dio e il suo Popolo attraverso la vicenda senza tempo del legame tra una madre dolente ed il figlio lontano. Le pietre del Santuario fanno da scenario al viaggio del protagonista dentro la memoria dei sentimenti alla volta della scoperta del presente di Dio. Ma al contempo, si è rinunciato all’impostazione del documentario classico per configurare Beato colui che sarà visto dai tuoi occhi come un film-preghiera, un format innovativo per parlare del sacro e dei luoghi del trascendente attraverso la lingua universale delle emozioni e del sogno, nel pieno rispetto dei non credenti ed anzi cercando proprio con loro un dialogo spirituale sui sentimenti» (M. Cecconello, Dichiarazione originale).





«In questa lunga narratio psicologica Cecconello mette in campo ogni sua perizia tecnica. Le immagini, di rara bellezza e qualità, sono fortemente evocative; con il suo gusto per la sperimentazione accosta movimenti e soste, luoghi e attimi, luci e sfondi, super-otto e tecnologia digitale, musiche sacre, canti della devozione popolare e sonorità ancestrali. Se si perde il filo, si rischia di smarrirsi nelle immagini, accentuate dalla forte dinamicità di alcuni passaggi, ma Cecconello è sufficientemente accorto ad accompagnare lo spettatore con un filo impercettibile che è quello del tempo interiore e del recupero della memoria.
Il viaggio spirituale e fisico del figlio è condotto su due piani: il primo segue l’ordine cronologico della partenza, dell’arrivo, della visita, dell’epifania finale e risponde agli stimoli della memoria volontaria, che richiama tutti i dati del passato e li rielabora con l’esperienza del presente. Le cose si ispessiscono perché la narrazione presenta continui trapassi da un ricordo all’altro; una foglia, l’acqua (elemento costante in tutti i film di Cecconello), una luce improvvisa, una statua, una musica, un profumo sollecitano una proustiana “intermittenza del cuore” che attualizza il passato e dissolve la persona per sostituirla con il suo flusso di coscienza» (P. Pomati, “Corriere Eusebiano”, 2006).
 
«Beato colui che sarà visto dai tuoi occhi: è la frase che campeggia sul portale dell’antica basilica di Oropa e che è stata scelta come titolo del film realizzato da Manuele Cecconello. Vedendolo per la prima volta è stato come se avessi contemplato un grandioso e singolare scenario; uno splendido “panorama”. Sì, è stato come spalancare gli occhi su quanto mi sta di fronte e avvertirlo “abitato”… dalla natura, dall’uomo, da Qualcuno; è stato come chiudere gli occhi e diventar capace di scorgere un’interiorità… Paesaggio, ambiente, dimora, parola, silenzio, solitudine, incontro… Ecco che cos’è Oropa; e Cecconello ce la narra proprio così» (A. Catella, Rettore del Santuario di Oropa, 2006).


Scheda a cura di
Franco Prono

Persone / Istituzioni
Manuele Cecconello


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