«All’inizio la manifestazione dei 250.000 metalmeccanici a Roma e con un breve riepilogo delle lotte contrattuali fino al febbraio 1973. Seguono accenni alla crescente tensione nelle officine Fiat di Rivalta, Lingotto, Mirafiori per passare alla grande manifestazione antifascista all’insegna dello sciopero contro i nazifascisti del marzo 1943. L’accentuazione della lotta a Mirafiori appare già chiara nella parte successiva che mostra l’uscita degli operai dalle porte per un corteo esterno. Le scene, girate ai cancelli durante l’occupazione, mostrano il blocco delle merci, i “filtri” alle porte, l’organizzazione autonoma degli operai, la solidarietà della città e costituiscono il punto centrale su cui ruota tutto il video. Al blocco dell’occupazione segue la documentazione dei tentativi di sminuire o mistificare il significato di quanto è avvenuto. Un interrogativo chiude questa arte del nastro: che cosa ne pensano realmente gli operai?» (A. Ceste, F. Manuele, G. Torri, in S. Della Casa, a cura, Spazio Aperto, 2° Festival Internazionale Cinema Giovani, 1984).