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ENCICLOPEDIA DEL CINEMA IN PIEMONTE

Produzioni Tv



Cinzia
Italia, 1984, 27', Colore


Regia
Daniele Segre

Produttore esecutivo
I Cammelli

Produzione
Mario Maffucci per Rai Uno

Note
Questo documentario è l’ultima puntata della trasmissione televisiva Droga: che fare, andata in onda su Rai Uno il 4 luglio 1984.




Sinossi
Storia di Cinzia, una giovane tossicomane che cerca faticosamente di disintossicarsi.





«Bionda, capelli lunghi, occhi molto grandi, neri, truccata, una bella ragazza: è Cinzia. Mentre chi vede la tv si domanda se non ha sbagliato canale; lei comincia a parlare: ha la voce impastata, come quella di un ubriaco; pronuncia solo frasi brevi e, su diretta sollecitazione dell'intervistatore. È una dei protagonisti delle storie che Piero Badaloni e Mario Maffucci hanno raccolto per quest'ultima puntata di Droga: che fare, lo speciale di oltre un'ora e mezzo che va in onda stasera su Rai Uno alle 21,30 a conclusione di un ciclo che ancora non si sa se riprenderà o no in autunno. […] Nelle 1.400 lettere e nelle 3.000 telefonate giunte alla trasmissione, ci sono opinioni e testimonianze, ma anche discorsi fatti sulla spinta che l'argomento droga suscita. Gli autori, perciò, le hanno raccolte in un dossier (a cura di Nicola Dellisanti) insieme alle principali indagini sul fenomeno promosse da quotidiani e istituti di ricerca. Ne hanno tratto poi alcune domande: perché ci si droga? quali sono i danni reali? quali i pericoli sociali e come affrontarli? come far scattare le motivazioni per smettere? la droga è un problema medico? […] Ma quello che avvince è la costruzione del programma: la storia di Cinzia ne è al centro. Il regista, Daniele Segre, ha seguito Cinzia per due mesi, giorno per giorno, nei suoi tentativi di disintossicarsi. E ad intreccio, come in un film documentario, si raccontano le storie parallele. Cinzia si buca o si fa con la coca, ha bisogno di 700 mila lire al giorno, e racconta come si prostituisce. E la trasmissione mostra un giovane, drogato anche lui, che fa parte del racket della prostituzione di giovani drogate (non oltre i 27 anni, spiega) con i suoi meccanismi perfettamente funzionanti, le sue misere pedine e i capi ben protetti. Cinzia frequenta un centro di disintossicazione, ma questo non le giova, il metadone si aggiunge soltanto alle altre droghe. […] "Cento minuti a parlare di droga sono tanti", dicono Maffucci e Badaloni, ma è un'occasione per dimostrare che non sono solo i quiz a fare alti indici di ascolto» (d.b., “la Repubblica”, 4.7.1984).


Scheda a cura di
Franco Prono

Persone / Istituzioni
Daniele Segre


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