Regia Gianluca Maria Tavarelli
Soggetto Gianmario Pagano, Pietro Valsecchi
Sceneggiatura Gianmario Pagano, Monica Zapelli
Fotografia Roberto Forza
Musica originale Marco Betta
Suono Remo Ugolinelli
Montaggio Alessandro Heffler
Scenografia Sonia Peng
Costumi Claudio Cordaro
Interpreti Paola Cortellesi (Maria Montessori), Gianni Bisasca (Talamo), Anna Ciancia (Carla), Alberto Cracco (Preside Baccelli), Silvana De Santis (Ada), Lisa Gastoni (Gemma Montesano), Susy Laude (Rita), Giulia Lazzarini (Renilde Montessori), Alessandro Lucente (Mario Montessori), Adalberto Maria Merli (Alessandro Montessori), Fulvio Pepe (Martinelli), Imma Piro (Teresa), Massimo Poggio (Giuseppe Montesano), Alba Rohrwacher (Anna), Gianmarco Tognazzi (Cardi)
Casting Adriana Sabbatini
Produzione Camilla Nesbitt, Pietro Valsecchi per Taodue
Note Miniserie televisiva in 2 puntare di 90' ognuna trasmessa da Canale 5 in prima serata Lunedì 28 e Mercoledì 30 maggio 2007 (media d'ascolto: 7.121.000; share: 24,47% - 34,60%).
Collaborazione alla sceneggiatura: Gianluca Maria Tavarelli; editor TaoDue: Stefano Rulli, Francesca Demichelis; direttore d’orchestra: Marco Betta; suono in presa diretta; organizzatore della produzione: Roberto Giussani.
Questa miniserie televisiva è stata realizzata con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
Locations: Torino (Crocetta, Università, Accademia delle Scienze, ex Istituto Poveri Vecchi, Manifattura Tabacchi, Hotel Dogana Vecchia in via Corte d’Appello, piazza Maria Teresa, piazza Cavour), Collegno (ex Manicomio), Roma.
Sinossi
Roma. È il 1889 quando Maria Montessori, sostenuta dalla madre, si iscrive alla Facoltà di Medicina. Tra aule popolate da soli uomini, incontra Giuseppe Montesano, un professore di Psichiatria che la coinvolge nel recupero di bambini rinchiusi in manicomi. Tra i due nasce una relazione segreta e Maria, nel frattempo laureatasi, si scopre incinta. Per evitare scandali, il figlio, di nome Mario, le viene allontanato da Giuseppe, che si limita a riconoscerne la paternità. Distrutta dalla delusione affettiva, Maria si dedica senza soste ai suoi studi e al suo lavoro. Insegna con ottimi risultati a bambini disagiati e nel 1907 apre la prima "Casa dei bambini" nel quartiere di San Lorenzo, dove sperimenta e applica il suo rivoluzionario metodo incentrato sul bambino. La sua didattica riceve plausi internazionali, ma in Italia viene ostracizzata. La Montessori, che non si piega alle pressioni della cultura fascista, è costretta a fuggire all'estero seguita da quel figlio, ormai adulto e oppositore del regime, del quale per tanti anni non aveva potuto essere madre.
Dichiarazioni
«Abbiamo scelto di raccontare la grande storia di una donna emblematica nel panorama italiano: Maria Montessori è una donna ante-litteram, un personaggio di una forza e coraggio straordinari, che vive ed oltrepassa i confini del suo tempo. Della Montessori ci ha affascinato la sua grande modernità, spirito, indomita sensibilità: le sue sofferenze, i suoi sogni, quella sfera personale così poco conosciuta al mondo, ne hanno fatto un personaggio interessante, da esplorare, conoscere. Maria Montessori è stata una grande pedagoga, ma soprattutto una madre, e non solo dei suoi tanti bambini sparsi, ancor oggi, in tutto il mondo ma del suo stesso figlio. Un figlio per il quale ha dovuto combattere contro le ipocrisie, e le resistenze del suo tempo. La Montessori è straordinaria anche per questo suo immenso amore. L'essere stata madre, costretta a restare per lungo tempo senza il figlio amatissimo, le ha dato quella forza immensa di amare ed educare tutti gli altri "figli". Maria ha combattuto in prima persona per innalzare le coscienze delle famiglie lavoratrici, per rendere "libere" le madri, mettendo coraggiosamente da parte la propria vita privata. È stata una donna rivoluzionaria, grande esempio morale ed assolutamente moderna. In questo contesto Paola Cortellesi ci ha colpito subito per la sua grande fragilità, per la sua dirompente forza espressiva» (P. Valsecchi e C. Nesbitt, “Cartella Stampa” della Produzione).
«La narrazione, ricca di eventi, si distende su un lungo arco temporale che, se da un lato provoca la contrazione di molte fasi del racconto, dall'altro regala il convincente ritratto di una donna dalla personalità multiforme, letta nell'ottica dell'emancipazione. Maria Montessori è insieme studentessa determinata, medico illuminato, ragazza madre in un'Italia efficacemente immortalata nel suo bigottismo, e ancora pedagoga all'avanguardia, capace di calare lo sguardo su ciascuno dei suoi piccoli allievi, rifiutando il conformismo e l'omologazione fascisti. Attorniata da pochi ma ben sviluppati caratteri secondari, la miniserie esplora anche la dimensione privata che, in linea con i canoni della fiction italiana, insiste sui temi dell'amore tradito e della maternità sofferta» (M. Buonanno, a cura, La posta in gioco. La fiction italiana. L’Italia nella fiction. Anno diciannovesimo, Eri, Roma, 2008).
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