«Il ritratto di quest'uomo e di che cos'è oggi con tutta la vita alle/sulle spalle riesce a tratti anche a commuovere: alcuni silenzi, alcuni sguardi perduti nella nebbia di un ricordo che s'è fatto oblio, il dito stretto fra le labbra e poi un fremito nervoso come una voglia di riscatto nei confronti del tempo e via, senza arrendersi, Soldati si getta di nuovo nella lotta balbettando e strillando...» (D. Gaglianone, ”Il Nuovo Spettatore” n. 15, 1993).