Regia Marco Carniti
Soggetto Marco Carniti, Carmen Giardina, dalle opere di Hilary Fannin, Stephen Greenhorn, Abigail Morgan, Mark Ravenhill
Sceneggiatura Marco Carniti, Carmen Giardina
Fotografia Paolo Ferrari
Operatore Franco Robust
Musica originale David Barittoni, Giacomo De Caterini
Suono Mirko Guerra
Montaggio Jacopo Quadri
Effetti speciali Paolo Zeccara, Martina Cestrilli, Fabio Luongo
Scenografia Emita Frigato
Costumi Mela Dell’Erba
Trucco Nadia Ferrari, Roberto Pastore
Aiuto regia Alberto Mangiante, Giacomo Lesina, Paolo Marino
Interpreti Anna Galiena (Sara), Dario Grandinetti (Marcelo Casares), Danilo Nigrelli (Giovanni), Marco Foschi (Paolo), Francesca Faiella (Beatrice), Jun Ichikawa (Elena), Carmen Giardina (Lori), Lorenzo De Angelis (Ricky), Jamil Hammoudi (Bed), Carolina Salvati (Sonia)
Casting Teresa Razzauti
Direttore di produzione Adriano Bassi
Ispettore di produzione Federico Mazzola, Stefano Masera
Produttore esecutivo Ladis Zanini per Fargo Film
Produzione Roberto Bessi, Antonio Guadalupi per Buskin Film, Fargo Film
Note Revisione della sceneggiatura: Paolo Di Reda; assistente operatore: Alberto airola; aiuto operatore: Marco Pagliero; fotografo di scena: Daniele Musso; consulenza musicale: Cesare Botta; brano musicale The Final Solution di Pivio e Danilo Madonia; suono in presa diretta; assistente scenografo: Diego Ricci; assistente costumista: Paola Ronco; aiuto costumista: Micol Agricola; sarte: Alessia Caccialupi, Simona Piconese, Adriana Festa; parrucchieri: Paolo Fracchia, Massimiliano Gelo; assistenti alla regia: Guido Foa, Valerio Valente, Ignacio Paurici, Matteo Bernardini; altri interpreti: Gianluigi Focacci (Piccardo), John Liu (Chen Long), Federica Bern (studentessa), Yang Ruisui (interprete), Dussama El Guerainat (Amin), Arianna Martuscelli (Lori bambina), Simone Ruggere (amico di Lori bambina), Stefano Passera (amico di Lori bambina), Andrea Citro (amico di Lori bambina), Francesca Graglia (prostituta), Roberto Bocchi (medico), Yuri Ferrero (farmacista); casting Torino: Morgana Bianco; segretaria di edizione: Fernanda Selvaggi; coordinatrice di produzione: Margherita Di Tullio; segretaria di produzione: Rossella Tarantino; assistenti di produzione: Diego Lavatelli, Valentina Boeri; amministratore di produzione: Franco Giannì; collaborazione alla produzione: Rai Cinema.
Film realizzato con la collaborazione di Film Commission Torino Piemonte.
Film riconosciuto di Interesse Culturale Nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema.
Locations: Torino (Lingotto, Lungopo, Porta Palazzo, Parco Commerciale Dora, metropolitana).
5 Premi: alla seconda e dizione dell'Ibiza International Film Festival 2008: Premio Mejor Director a Marco Carniti, Premio Especial el Jurado ad Anna Galiena, Premio Mejor Banda Sonora a David Barittoni e Giacomo De Caterini, Premio Mejor Dirección de Fotografía a Paolo Ferrari, Premio Mejor Escenografía a Emita Frigato.
Sinossi
Dieci brevi storie che in due giorni s’intrecciano in un mosaico di abbandoni, inganni, tenerezza e solitudine... È sera. Durante una conferenza stampa sulla terrazza del grattacielo di una metropoli, viene presentata al pubblico un‘innovazione tecnologica che trasformerà il concetto di pubblicità: una lente che attraverso l’uso di un satellite potrà proiettare marchi pubblicitari direttamente sulla luna e che espanderà il potere di influenzare i consumatori. Mentre viene proiettato sulla luna un famoso marchio pubblicitario, sulla stessa terrazza un uomo e una donna osservano la città illuminata ai loro piedi. Sara, ambiziosa direttrice marketing di una multinazionale cerca di convincere il sesso il noto e stimato sociologo Marcelo a firmare con la sua azienda un contratto di ricerca per potenziarne la capacità di comprensione dei desideri dei consumatori. Mette in campo tutte le sue armi di seduzione per ottenere il suo scopo, fino ad un approccio sessuale in un angolo appartato della terrazza, ma conquista solo un umiliante rifiuto. L’uomo abbandona la terrazza e attraversa la città, in cui si intrecciano i destini e gli incontri degli altri personaggi: una inquietante ragazza anoressica che gioca a fare Lolita con un professore universitario; un ragazzo padre squattrinato; una donna che va a fare jogging di notte perché non riesce a dormire; un ragazzo malato di AIDS che passa la notte a chiacchierare con una hostess delle proprie esperienze sessuali; un marito che tradisce la moglie; una moglie che a sua volta tradisce il marito; un’ingenua universitaria; un ragazzo vergine che non ha paura di mostrarsi per quello che è, innamorato e inesperto; le confessioni di una donna che non ha seguito le vere aspirazioni di vita. Il cerchio si chiude, la notte sta finendo.
Dichiarazioni
«Sleeping Around è uno sguardo sulla vita, attraverso il tema della sessualità, in un mondo che ha
perduto l’anima e la capacità di amare. Una riflessione sulla temporaneita’ della nostra esistenza e
sull’influenza del nostro vissuto e del disagio quotidiano nelle relazioni sessuali. Dieci storie per dieci protagonisti (dai 20 ai 45 anni) che vivono in una metropoli, non necessariamente
identificabile, alla ricerca di una significato per la propria esistenza. Una commedia amara che unisce elementi comici e paradossali alla crudeltà del quotidiano. Frammenti, polaroid di vita, a volte divertenti, a volte spietati, che compongono un unico grande mosaico. Un affresco contemporaneo sulla decadenza della sessualità nelle ultime tre generazioni. Un girotondo di incontri, sesso, malattia, droga, solitudine e dolore. Separando il sesso dalle emozioni ci troviamo oggi in uno stato di completa confusione. La difficoltà di individuare i desideri più profondi, porta solo verso un’insoddisfazione personale. L’amore modificato ormai a pura funzione meccanica, diventa solo una materia di scambio, un prodotto di marketing, un nuovo appetito per il consumatore. In questa sconcertante dimensione di necessità d’amore e partecipazione una speranza è vista nell’atto
della nascita. Come possibilità catartica di isolamento dal caos. Mentre l’adolescenza cerca nella verità di gesti semplici un appiglio per non precipitare con il resto del mondo» (M. Carniti, dal pressbook della Produzione).
«Un film senza distribuzione regolare, anche se ha avuto un finanziamento come opera d' interesse culturale nazionale e l' aiuto della Film Commission Piemonte: Torino si conferma città amica del cinema e di grande fotogenia. Il soggetto proviene da una pièce inglese di fine Anni 90, che aveva fatto scalpore per l' esplicitezza del tema: il disagio sessuale oggi, tra sesso usa e getta e patologie matrimoniali. L' esordiente regista, dopo averla portata a teatro, la traduce sul grande schermo, adattandola a un contesto italiano. Anna Galiena è una direttrice di marketing che seduce un filosofo (Darío Grandinetti, noto per Parla con lei) per farlo diventare testimonial della China Cola. Intorno si incrociano malati di Aids, mariti impotenti, hostess promiscue» (A. Pezzotta, "Corriere della Sera", 4.3.2008).
Scheda a cura di Franco Prono
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